Gli agenti della squadra mobile di Catania hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 14 persone nell’ambito di un’operazione antidroga nel rione San Berillo e nel corso Indipendenza, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia della locale Procura della Repubblica guidata da Giovanni Salvi.
A finire in manette, Ruscica Giuseppe 37 anni pregiudicato, già sottoposto agli arresti domiciliari; Tiralongo Tommaso 44 anni, pregiudicato, già sottoposto agli arresti domiciliari; Parisi Nicola Christian 35 anni pregiudicato, già detenuto per altra causa; Pistone Biagio Marcello,36 anni, pregiudicato; D’ambra Roberto 24 anni pregiudicato, già sottoposto agli arresti domiciliari; La Placa Giuseppe 34 anni, pregiudicato, già detenuto per altra causa; Licciardello Enzo 40 anni, pregiudicato; Licciardello Pietro 44 anni, pregiudicato, già detenuto per altra causa; Messina Salvatore 33 anni, pregiudicato, già sottoposto agli arresti domiciliari; Parisi Gianluigi 31 anni, pregiudicato, già sottoposto agli arresti domiciliari; Ruscica Carmelo 34 anni, pregiudicato; Russo Alessandro 34 anni, pregiudicato, già sottoposto agli arresti domiciliari; Mineo Luigi 47 anni, pregiudicato, già sottoposto agli arresti domiciliari.
I reati ipotizzati sono associazione per delinquere, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, aggravati dall’avere favorito il clan mafioso dei Cursoti milanesi. La misura cautelare accoglie gli esiti di attività di indagine di tipo tecnico condotta nell’arco temporale 2006 – 2007 che aveva consentito di individuare una “piazza” di spaccio di stupefacenti in Corso Indipendenza, nel rione di San Berillo Nuovo – che da recenti acquisizioni investigative risulta ancora attiva – gestita dalla cosca dei Cursoti Milanesi, che secondo l’accusa i promotori erano Tommaso Tiralongo , Giuseppe Ruscica, Nicola Parisi e Biagio Pistone. Le indagini avevano evidenziato anche alcune joint venture con altri gruppi dediti al traffico e spaccio di stupefacenti di altri rioni come San Cristoforo e Picanello. Un destinatario della misura cautelare risulta irreperibile ed è ricercato.
Alfio Musarra